L'idratazione è un aspetto spesso sottovalutato della salute respiratoria, ma è incredibilmente importante infatti per mantenere i tuoi polmoni efficienti e protetti.
Sei sicuro di sapere come prendertene cura?
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Perché una buona idratazione è importante per le vie respiratorie?
Aiuta i polmoni a produrre più ossigeno.
Mantiene il muco polmonare fluido, facilitandone l'espulsione.
Le nostre vie respiratorie sono rivestite da uno strato sottile di muco, che agisce come una vera e propria barriera protettiva. Il muco polmonare (catarro) è una sostanza vischiosa prodotta dalle mucose del tratto respiratorio (naso, gola, bronchi) che consente di mantenere le vie respiratorie umide e di proteggere i bronchi dalle sostanze irritanti, polveri sottili e agenti patogeni (batteri, virus o funghi) inalati con la respirazione impedendo loro di raggiungere i polmoni più in profondità e permettendone l'espulsione.
Qual è il ruolo dell'acqua nella produzione del muco polmonare?
È un componente essenziale che ne determina la consistenza e l'efficacia nell'intrappolare particelle estranee.
Il muco polmonare può essere fluido o denso, a seconda del suo grado di idratazione e della causa che lo ha prodotto (normale funzione protettiva, a seguito di infiammazione o di infezione o stato allergico di lieve entità). In condizioni normali, il muco è fluido permettendone facilmente l'espulsione e ha un aspetto trasparente o biancastro. Qualora insorgessero infiammazioni del tratto respiratorio la sua produzione aumenta diventando più appiccicoso e variare di colore (giallo o verde a seguito di infezioni virali o sinusiti; scuro o grigio a seguito di inalazione di smog, polveri o fumo).
L'acqua non ha alcun ruolo; il muco è prodotto indipendentemente dall'idratazione.
Quali sono i segni di una potenziale disidratazione che possono influenzare la salute polmonare?
Aumento della produzione di ossigeno e miglioramento della funzionalità polmonare.
Il muco nei polmoni diventa più denso e difficile da espellere.
Il muco polmonare è costituito, in condizioni normali, principalmente da: acqua (95%); mucine (3%), glicoproteine idrofile, ossia che attirano molta acqua e danno viscosità e scivolosità al muco; proteine (0,1-0,5%) tra cui immunoglobuline e altri agenti coinvolti nel sistema immunitario; lipidi (0,3-0,5%) e sali (1%). Una bassa percentuale di acqua nell'organismo impatta pertanto sulla fluidità del muco bronchiale rendendolo più denso e di conseguenza più difficile da rimuovere grazie al movimento delle ciglia vibratili, strutture simili a peli presenti sulla superficie delle cellule delle vie respiratorie. Tale movimento spinge verso l'alto il muco e con esso tutte le particelle in esso intrappolate allontanandole dai polmoni. Un muco denso può ostruire parzialmente le vie aeree, rendendo più difficile respirare, specialmente per chi soffre già di condizioni come Asma o Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). Inoltre, può dare origine a forme di tosse secca e persistente poiché l'organismo farà fatica a espellerlo.